20 Novembre 2011
Federico Pagliai, nato a La Lima, paese più all’ombra d’Italia (così da lui definito) fra le bellissime montagne dell’Appennino Pistoiese, dove tutt’ora vive, col suo libro “Rughe da Salita” mette in luce i valori più profondi e radicali della vita attraverso racconti montani, valori ricchi di piccole sfaccettature, valori che purtroppo pian piano vanno scomparendo. Dà voce alle esperienze vissute realmente da pastori, fungaioli, cacciatori, boscaioli, scalpellini, che per secoli hanno rappresentato una cultura ormai “malata”, una cultura “piena di rughe”. In questo libro a dar vita ai suoi racconti e a far da protagonisti, più che i luoghi sono le persone con virtù e difetti, persone abituate alla dura vita della montagna, persone schive e talvolta “diffidenti”, che credono nelle proprie forze, decise a non cambiare una sola virgola del loro modo di vivere. L’Autore afferma che “Natura è Cultura” – Se ci viene tolta la natura muore anche la cultura… Se ci fermassimo un po’ più a riflettere, a pensare, ad ascoltare, senza esser sempre di fretta… se guardassimo meno all’apparenza e più alla sostanza… perché più o meno tutti ci preoccupiamo di apparire, non vogliamo sbagliare, vogliamo essere “perfetti” e così perdiamo il senso dell’autenticità, il vero valore delle emozioni… E invece è proprio dagli errori che dobbiamo apprendere il coraggio di “rinascere”, provare gioia nelle cose semplici, essere felici, tornare a sorridere…
Entrando nella lettura ci si immedesima in quel mondo così diverso dalla realtà, ma che reale è… sembra di sentire l’odore del bosco, il profumo dei funghi, “l’odore” del sudore, l’odore della nebbia… si perché anche la nebbia ha il suo odore, così particolare dove ogni minimo rumore in quel silenzio quasi totale, arriva ovattato all’orecchio che lo sa ascoltare. Le stagioni nel libro scorrono in modo sempre vero e immutabile nel tempo e nei racconti di Federico i personaggi di vita reale narrano storie ora crude… ora commoventi… ora da spanciarsi dalle risate… ma in tutte cogli sempre grande umanità. Finché abbiamo dei ricordi il passato dura, finché abbiamo delle speranze il futuro ci attende. Un libro per tutti, ma soprattutto per chi ha rispetto e amore per la montagna e la natura.
A.F.